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Descrizione

Il Parco Nazionale del Pollino è situato tra la Calabria e la Basilicata.
E' il più grande e selvaggio parco naturale d'Italia con una estensione di 200.000 ettari di superficie.
Comprende più di 50 comuni, di cui quasi la metà è situata in area lucana e il rimanente in area calabrese.
Il Pollino costituisce il gruppo montuoso più elevato dell'Appennino meridionale, con un territorio incontaminato capace di offrire al visitatore una varietà di paesaggi da lasciare senza parole.
Una caratteristica peculiare del Parco Nazionale del Pollino è rappresentata dalla flora e fauna: nel suo territorio, infatti, sono presenti esemplari floristici, come il pino loricato, e faunistici in via di estinzione come l'aquila reale e il lupo appenninico (canis lupus italicus).
Il Parco Nazionale del Pollino calabrese presenta vette anche molto alte tra cui Serra Dolcedorme (2267 metri), Monte Pollino (2248 metri) e Serra del Prete (2180 metri).

Tra queste vette incontaminate vi sono i cosiddetti "Piani del Pollino", immense vallate ricche di pascoli poste a 1700 metri sul livello del mare.

Visitare il Parco Nazionale del Pollino é un'esperienza che lascia il segno: camminare su antichi sentieri di montagna senza tempo tracciati solo dai pastori e poco esplorati dall'uomo di tutti i giorni, dissetarsi con acque fresche direttamente alle sorgenti, riposarsi all'ombra di un pino loricato ai confini del cielo a oltre 2000 metri sul livello del mare e infine stare disteso su un prato verde accarezzati dai raggi del sole di Apollo.

L'emblema del parco è il Pino loricato.
Durante l'ultima glaciazione (100.000 anni fa circa), l'abbassamento del livello del mar Adriatico e il suo conseguente restringimento, favorì il passaggio del pino loricato dalla penisola balcanica al promontorio del Gargano, in Puglia.
Con il passare degli anni, il pino loricato, si diffuse in tutto il meridione.
Con il ritirarsi dei ghiacci, i pini loricati, sono stati relegati su poche cime rocciose dall'incalzante diffusione del Faggio, albero che cresce meglio e più velocemente del pino loricato.
Oggi, i pochi esemplari di pino loricato rimasti, si trovano in Campania, Basilicata e Calabria.
Sul massiccio del Pollino se ne conta il maggior numero, oltre 2000 esemplari, con molte giovani piantine, segno del buono stato di salute di questo elegante e maestoso albero.
Il pino loricato deve il suo nome alla caratteristica struttura della sua corteccia, le cui scaglie, ricordano le piastre metalliche della "lorica", un'antica corazza romana.
La loro forma, invece, è dovuta ai forti venti, le abbondanti nevicate e all'accumulo di ghiaccio durante il lungo periodo invernale. Il legno resinoso del pino loricato fa sì che, dopo la morte della pianta, il legno resti in piedi per molti anni, marcendo molto lentamente.
Questi "scheletri", dall'inquietante fascino, sembrano prendere "vita" emergendo all'improvviso dalla fitta nebbia.

Foto

Parco Nazionale del Pollino



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